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Come arredare uno studio medico

Come arredare uno studio medico: distribuire gli spazi, arredamento sala d’attesa e stanza ambulatoriale, colore delle pareti, mobilio e guida all’illuminazione.

 

Arredare un ufficio o uno studio è importante tanto quanto arredare un ambiente domestico. Tutti gli elementi presenti in una stanza dove il professionista svolge il suo lavoro sono importanti mezzi di comunicazione: non solo rispecchia lo stile della persona, i gusti del professionista, ma trasmettono anche un senso di professionalità ed esperienza, lasciano trasparire le capacità del professionista.

Tutte caratteristiche queste che rassicurano il cliente. Ecco perché anche uno studio medico andrebbe arredato con cura e attenzione.

L’ambiente d lavoro deve essere accogliente, pulito non solo dal punto di vista igienico, ma anche da quello estetico. Per l’arredamento di uno studio medico, bisogna tener conto della specializzazione professionale, della categoria di pazienti che si recano allo studio, adeguando così tutti gli elementi e lo spazio nel suo insieme, al contesto di riferimento. Come distribuire gli spazi? Come illuminare i locali? Quali colori scegliere per le pareti? Come arredare la sala d’attesa e la stanza ambulatoriale? Tutte domande che abbiamo posto agli amici di centrimedicibelotero.it, il portale ufficiale dei Centri Medici Belotero.

 

Distribuire gli spazi come si deve

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Gli esperti di design direbbero che è tutta questione di spazi. Uno studio medico si deve suddividere in aree, almeno due: in una si effettuano le visite, nell’altra si accolgono i pazienti.

Di solito è proprio l’area di accoglienza che deve avere l’arredamento più particolare e curato, perché è la stanza principale, quella che va ad impattare per prima sull’idea che il paziente si fa dello studio. È proprio da qui che l’arredamento deve avere delle caratteristiche tali da trasmettere sicurezza e fiducia.

La sala d’attesa deve avere spazio sufficiente per ospitare l’accettazione e il bancone presso il quale si tengono le funzioni di front-office e l’accoglienza prima della visita vera e propria.

Il bancone deve essere sufficientemente ampio, per permettere ad esempio ai pazienti di poter adagiare i loro documenti o firmare ricevute e moduli, il tutto senza difficoltà.

Per renderlo più particolare e liberarlo dal tono statico e noioso, puoi decorare il bancone con una pianta, con un cestino di caramelle, con un portapenne, o qualcosa che smorzi comunque i toni. Nella parte della sala d’attesa in cui i pazienti attendono seduti il loro turno, ci vuole un design semplice, che richiami i dettami del minimal.

Le sedute devono essere comode, meglio se allineate alle pareti così da permettere ai pazienti di chiacchierare tra loro mentre aspettano. Al centro delle sedute si può posizionare un tavolino basso, su cui tenere del materiale informativo da leggere, oppure delle riviste.

Comunque sia, se lo spazio è poco, si può optare per delle mensole a muro o una libreria, per ospitare libri e riviste. Qualora i pazienti dovessero rischiare lunghi tempi d’attesa, non c’è modo migliore che intrattenerli installando un distributore automatico di bevande e snack (se sei un nutrizionista o un dietologo, puoi riempire il distributore con alimenti sani, barrette dietetiche, frutta e similari. Unirai così utile e dilettevole).

 

L’importanza della scelta del colore delle pareti

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Molti ignorano che il colore bianco (maggiormente usato negli studi medici) delle pareti sia troppo anonimo. Esso inoltre tende a dare al paziente un’idea angosciante e timorosa: ricorda troppo la sala operatoria di un ospedale. Non si sentono così rassicurati, tranquilli. Ecco quindi che il medico deve fare l’impossibile per dare al paziente la sensazione che tutto andrà per il verso giusto.

E può farlo scegliendo colori di pareti alternativi. Se escludi il colore bianco per le pareti, perché è troppo anonimo, al contempo devi stare alla larga anche dalle tinte tenui. Dai una scrollata alla tua creatività, magari alternando colori strong a colori piu neutri  (e se sei un pediatra decora le pareti con fiori, alberi, farfalle o personaggi dei cartoni animati).

Le pareti vanno personalizzate, affinché trasmettano ospitalità e calore, e no solo con il colore. Appendi dei quadri (vanno bene dei paesaggi, delle fotografie) e lascia un angolo vuoto a cui far prendere vita usando una pianta.

 

Adeguare uno studio medico ai bisogni dei più piccoli

Capita spesso che un genitore debba andare a fare una visita e sia costretto a portate con sé i propri figli. Se lo spazio alla reception è sufficiente, il medico dovrebbe destinare un angolo con sedioline e tavolini dove i più piccoli possono ammazzare il tempo in attesa che gli adulti finiscano la visita.

Se poi fai il pediatra, metti a disposizione dei giochi riposti in uno scaffale o sulle mensole, disponi le sedute e i mobili in modo tale da lasciare un grande spazio centrale.

Magari posiziona un materassino formato da tessere di puzzle in gomma morbida. Bisogna anche pensare ai bisogni dei bambini, quindi metti a disposizione delle mamme tutti gli occorrenti per gli infanti, come il biberon o lo scalda biberon.

 

L’importanza dell’illuminazione come elemento d’arredo

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Al di là del tipo di studio medico che devi andare ad arredare, c’è un particolare che va curato nel dettaglio: ovvero l’illuminazione.

Non devi stare attento solo alla luce artificiale, ma devi fare in modo anche di creare il giusto gioco di luci naturali. Per far ciò sfrutta la presenza di finestre e porte a vetri.

Se purtroppo lo studio non ha una buona gestione delle aperture per filtrare luce naturale, allora subentrano le luci artificiali, a patto che non siano troppo intense

Attraverso la luce bianca, insieme al giusto arredamento, potrai minimizzare l’effetto ”asettico”. In tal modo si creano zone su cui incentrare di più l’attenzione dei pazienti, grazie anche al sapiente utilizzo di specifiche strip LED flessibili.

Se hai delle lampade, ponile in alto perchè rischi che i bambini siano attratti dal toccarle o possano urtarle involontariamente.

 

L’arredamento della stanza ambulatoriale

La stanza principale di ogni studio medico è quella ambulatoriale, ovvero il luogo in cui si svolge fisicamente la visita. In questo caso, non possono mancare la scrivania, possibilmente di dimensioni piuttosto grandi, e un computer con annessa stampante. La sedia per il medico deve essere ergonomica, mentre dall’altro lato si possono posizionare delle sedute più semplici per i pazienti, ma comunque comode e accoglienti.

Su una delle due pareti laterali, è importante posizionare uno schedario, o in alternativa un mobile che sia adibito a svolgere questa funzione. Vanno bene anche armadietti dove poter custodire cartelle cliniche, schede o raccoglitori.

In base anche alla specialistica è importante anche avere un piccolo mobile basso dove contenere, per esempio, dei farmaci, oppure nei quali riporre strumenti e attrezzature da lavoro. L’ideale per questi ultimi, è che possano essere chiusi a chiave. Il classico lettino per le visite è un altro must della stanza ambulatoriale.

Per una questione di igiene, stendi suo letto delle lenzuola di carta usa e getta (poco distante dal lettino installato un rullo nel quale applicare i rotoli di carta, in modo da sostituire il lenzuolo con facilità tra un paziente e l’altro). Il resto degli strumenti e delle macchine presenti, varia in base al tipo di studio medico.

Come per le altre stanze anche per l’ambulatorio devi dare la giusta importanza all’illuminazione. Opta per luci artificiali, attraverso una combo di lampade a soffitto o da tavolo, ma soprattutto delle lampade specifiche per le visite, così da poter lavorare in modo corretto e professionale.

Ricorda di personalizzare le pareti. Usa quadri, foto, qualifiche e laurea. Qualunque cosa necessaria per rendere sereni i propri pazienti è importante e può andar bene. Infine se fai il pediatra tieni sempre un barattolo con delle caramelle o gli immancabili lecca-lecca, come premio per i bambini che sono stati bravi.

About Antonio

Ingegnere elettrico appassionato del web a 360 gradi. Attivo nel settore da oltre 15 anni, gestisco numerosi blog che curo con meticolosa attenzione, cercando di seguire le regole "non scritte" della SEO.