Tra gli elementi d’arredo più belli di sempre, ci sono sicuramente quelli realizzati in marmo e granito. Si tratta di due materiali in grado di conferire all’ambiente un aspetto fine, ordinato, e con una certa armonia di forma e colori. Ovviamente parliamo di tipi di pietre differenti, ognuna con i suoi pro e i suoi contro.
Date quindi le diverse caratteristiche tra marmo e granito, vediamo insieme gli elementi distintivi di questi due materiali molto in voga attualmente nei vari stili d’arredo.
Ecco le 6 differenze tra marmo e granito.
1) La manutenzione e pulizia
Partiamo dall’analisi del marmo. Si tratta di una roccia metamorfica di carbonato di calcio.
Si forma dalla sedimentazione sui fondali marini di materiali vari, come fango, conchiglie, minerali e alghe.
Proprio per questa sua composizione naturale, il marmo va pulito con detergenti delicati, e naturali, e mai con l’anticalcare.
Di contro invece il granito, roccia di origine vulcanica, presenta al suo interno molti silicati, per cui risulta essere molto duro e compatto e di conseguenza maggiormente resistente a prodotti detergenti più aggressivi.
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2) Ogni lastra il suo uso: dove utilizzare il marmo, dove il granito
Un’altra differenza tra marmo e granito concerne l’utilizzo che andrai a fare dell’una o dell’altra lastra nelle varie stanze della tua casa, come cucina, camera da letto, salone, living room, salotto, studio, stanzetta dei bambini.
Se il marmo si adatta molto agli interni per la sua resa nel tempo e per l’ampia gamma di colore, il granito può essere usato anche negli ambienti esterni, soprattutto sui pavimenti, perché tende a non rovinarsi.
3) Le finiture
I marmi sono eleganti e pregiati, per cui le finiture di questo materiale sono molteplici: lucido, levigato e satinato.
Il granito invece è pesante e compatto, non molto poroso ma di gran lunga resistente. Il suo punto di forza è dato dalla consistenza puntinata, che diventa perfetta da sfoggiare in giardini e piccoli spazi semi aperti.
4) Il costo, costa di più il marmo o il granito?
Al di là di quello che può essere il gusto personale, ovviamente decisivo nella scelta tra marmo e granito, la scelta tra le due lastre viene influenzata anche dal rispettivo costo.
Come hai potuto già dedurre da solo, date le sue caratteristiche infatti, il granito risulta più costoso del marmo, anche se in genere bisogna considerare variabili quali lo spessore della lastra, la lavorazione e il tipo di applicazione. Generalmente il granito costa di più del marmo in quanto essendo più duro è più difficile da lavorare e ciò fa lievitare il prezzo. Ma ovviamente ci sono delle eccezioni… ad esempio il marmo più prezioso e costoso del mondo non poteva che essere il marmo di Carrara e precisamente lo statuario della cava 68 Bettogli B, che presenta un prezzo medio la tonnellata di circa 450 euro.
5) Adattamento di marmo e granito in cucina
Circa l’adattamento di marmo e granito in cucina? Ebbene, la cucina è forse l’ambiente più adatto, nonché versatile, in cui utilizzare marmo e granito. Che tu abbia una cucina di design, classica o rustica, il marmo rappresenta il lusso, lo stile, la raffinatezza.
Tra i più gettonati ci sono quelli di colore bianco con venature nere e il nero con dettagli grigi. Una cucina inmarmo presenta colori neutrali e naturali, che mettono in risalto le varie sfumature delle singola lastra in pietra.
Se dunque da un lato puoi godere dell’eleganza del marmo, dall’altro potrai avere la forza, la resistenza e la durata del granito.
Quest’ultimo grazie ad alcuni trattamenti può addirittura diventare un materiale idrorepellente che ti tutela dalla possibile formazione di macchie. E infatti il granito vanta un’alta resistenza agli acidi e all’umidità.
Al contempo è la scelta ideale per tutti coloro che vogliono lavorare in cucina senza preoccupazioni. Un po’ di acqua e sapone e tornerà come nuovo.
6) Versatilità dei due materiali
Il marmo è un evergreen che non passa mai di moda, si sposa bene con ogni materiale ed ogni colore, e può cambiare forma e consistenza al momento della installazione a seconda delle esigenze proprie.
Di converso il granito, risultando più facile da pulire riesce a fondere eleganza e funzionalità. La totale assenza di pori lo rende completamente impermeabile e quindi resistente anche alle sostanze più aggressive.
Sia il marmo che il granito possono essere utilizzati in bagno, o in cucina, come elementi di sfondo, oppure come dettagli di valore, rendendo unico ed esclusivo tutto l’ambiente.
Qualche ultima osservazione
La scelta se usare il granito o il marmo in casa tua dipende solo da quello che ti aspetti da ognuno dei materiali e da quanto vuoi spendere.
Le differenze tra le lastre sono quelle fino ad ora analizzate, e in linea di massima avendo a che fare con materialiestremamente duraturi, tutto sta alla tua scelta e al tuo gusto personale propendere per l’uno o per l’altro.
Di solito comunque chi preferisce il marmo lo fa per la sua duttilità e per la sua capacità di adattarsi ad ogni circostanza e ad ogni necessità di lavorazione.
Puoi facilmente giocare coi contrasti e coi colori, perché ci sono molte tipologie di marmo pensate appunto per questo effetto scacchiera dal forte impatto visivo.
Viceversa, chi preferisce il granito, lo fa perché la sua resistenza è ideale per l’esterno, e per superfici come controsoffitti e pavimenti. Non ha certo lo stesso impatto estetico del marmo, ma la sua funzionalità sostituisce bene la raffinatezzadelle lastre marmoree.
Non puoi fare altro quindi che analizzare nel dettaglio i pro e i contro di marmo e granito, per poi stabilire se tra i due ve n’è uno che possa realmente fare al caso tuo.
Il tutto tenendo presente che, qualunque sia il tuo budget, sia nell’uno che nell’altro caso non puoi che rimanere soddisfatto della tua scelta.
